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Ucraina Numero 3

 Guerra in Ucraina, riflessione della giornata, più che altro appunti sparsi su due argomenti distinti:

Il primo è l’osservazione su come l’opinione sull’andamento del conflitto dei principali osservatori che via via modificandosi:

1- A febbraio, l’opinione comune era che non ci sarebbe stata guerra (lo scrissi anch’io)

2- Allo scoppio delle ostilità il giudizio unanime era che i Russi avrebbero vinto in maniera rapida o rapidissima

3- Dopo la prima reazione Ucraina si iniziò a lodare la stupefacente resistenza ucraina comunque destinata a soccombere, con onore, ma in tempi rapidi.

4- Si è passati in fin al giudizio che i Russi abbiano decisamente fallito i piani inziali e siano in ritardo, ma…. Sono tanti quindi vinceranno (da qui in poi ho iniziato ad astenermi da fare ipotesi mie)

5- Adesso siamo all’opinione quasi unanime che non è solo questione di errori contingenti, ma che l’intera macchina bellica russa abbia grossi problemi anche logistici e che l’invasione dell’Ucraina la spingerà al limite.

6- Qualcuno inizia addirittura a ipotizzare che ormai sia impossibile per i Russi conquistare e tenere l’intera Ucraina e che dovranno puntare ad obiettivi più limitati e realistici.

Il trend continuerà? O si invertirà?

Il secondo punto è sempre quello su cui batto: quali sono gli obiettivi di Putin? Perché le guerre non sono fine a sé stesse, ma hanno degli obiettivi.

Quello che vuole realmente Putin non lo sa nessuno ovviamente: la stessa comunicazione del Cremlino è stata appositamente confusa e distorta e destinata a seminare dubbi.

1- Sono solo esercitazioni

2- Stiamo ritirando le truppe

3- Non abbiamo ragioni di fare una guerra

4- L’Ucraina è un regime nazista (con un presidente ebreo).

5- Che l’Ucraina è uno strumento delle lobby giudo-globaliste (ma non erano nazisti?).

6- Che è una guerra contro la decadenza LGBT (ma che cavolo non erano nazisti?)

7- Che l’Ucraina non ha diritto di esistere.

8- Che L’Ucraina minaccia la sicurezza della Russia.

9- Gli Ucraini ci stavano per invadere (e sì hanno detto anche questo!)

10- Che l’Ucraina è uno stato fallito (ma non vi stavano per invadere?)

11- Che Ucraini e i Russi sono lo stesso popolo

12- Che gli Ucraini stanno praticando pulizia etnica contro i Russi (ma non sono lo stesso popolo?)

13- Che gli Ucraini avevano armi chimiche

14- Armi batteriologiche

15- LA BOMBA

16- Che è colpa degli Americani

17- Che è colpa degli Europei

18- Che colpa di ..(aggiungete frase random)

Insomma, di tutto di più, sembrano piuttosto strumenti utili a dare argomenti alle “Quinte Colonne” al di fuori della Russia.

Quindi cosa vuole, o può ottenere, Putin? A rischio di fare altre figuracce provo stilare una lista in ordine di desiderabilità per Putin (non necessariamente per la Russia, ritengo, lo ripeto, che siano cose diverse)

1- Nessuna operazione militare, bastano le minacce e la paura per piegare gli Ucraini e convincerli ad accettare le richieste russe e ad allinearsi in una posizione simile alla Bielorussia. Added Bonus si riesce pure a creare una spaccatura tra gli USA e l’Europa che rimane legata economicamente alla Russia vittoriosa. Questo sogno bagnato era mai stato realmente ipotizzato da Putin? Se sì, è decisamente fallito.

2- Una vera “Operazione Speciale” ispirata a Storm 333: inserzione di truppe speciali che in maniera chirurgica decapitano il governo ucraino. Viene formato un governo amico, che con l’aiuto fraterno delle truppe russe ripristina l’ordine nel paese denazificato e allineato alla grande madre Russia. Poca o nulla opposizione della popolazione. Gli occidentali non fanno nemmeno in tempo ad applicare vere sanzioni, alla luce del fait accompli sono secondarie e man mano si ammorbidiscono, si torna al business as usual. Probabilmente questo era quello che Putin aveva in mente, ed è fallito.

3- Invasione e occupazione dell’Ucraina. Formazione di un governo fantoccio modello Vichy. Possibilità di una lunga guerriglia antirussa con perdite e costi, sanzioni pesanti e più o meno permanenti, una nuova guerra fredda, o addirittura una guerra a bassa intensità in Ucraina tra proxy occidentali e russi. Necessità di allinearsi, in posizione subordinata, alla Cina per tenere in piedi il paese in crisi economica e mantenere il potere. Possibilità di destabilizzare l’Europa Occidentale con l’influsso di milioni di profughi, disperati e sicuramente estremizzati dalla situazione. Gli altri stati della zona si avvicinano sempre di più alla NATO e alla UE. Questa è la situazione attuale.

4- Invasione e occupazione solo parziale (si ipotizza la parte Orientale più Odessa). Situazione simile a quella precedente, ma con meno “legittimità” dell’Occupazione. Possibili cessate il fuoco, più o meno implementati tra un governo dell’Ucraina Occidentale e un governo dell’Ucraina Orientale. Per il resto situazione simile a quella precedente.

5- Allargamento della sfera di influenza Russa, le repubbliche secessioniste si espandono a comprendere il resto dei loro Oblast, viene annessa la costa del mar di Azov per collegarsi alla Crimea. Una Ucraina tremendamente ostile, ma neutralizzata e demilitarizzata, pronta per successive operazioni di assimilazione. Possibile, forse persino realistico, ma con il rischio (per i Russi) che l’Ucraina invece si sposti in maniera definitiva in campo occidentale (e un Ucraina prospera e occidentalizzata, sarebbe un disastro per Putin). Le sanzioni continuano, anche se con possibilità che man mano si ammorbidiscano, la situazione potrebbe essere venduta come una vittoria alla propaganda interna (abbiamo salvato i Russi dell’Ucraina orientale.)

6- Un ritorno allo status quo ante. Totale fallimento esterno, ma con qualche spin per vendersela come una vittoria all’interno. Per mantenere il potere avrebbe sicuramente bisogno di un severo giro di vite. Perderebbe molta influenza esterna se fallisce l’azione militare, molto probabilmente Svezia, Finlandia, magari la Moldavia entrano nella NATO. Russia totalmente dipendente dalla Cina, la sua unica fonte di potenza rimangono gli armamenti nucleari. Putin mantiene il potere

7- Fallimento e perdita addirittura del Donbas e della Crimea. Putin sopravvive alla crisi interna in qualche modo e non ci riduciamo tutti a polvere radioattiva. Come punto sopra, la Russia perde completamente rilevanza, alla luce del suo fallimento militare e della crisi economica, a parte i suoi armamenti nucleari, in pratica un vassallo della Cina.

Putin ha due scopi il primo è passare alla storia, il secondo rimanere al potere. Il bene delle Russia e dei Russi sta molto indietro alla sua scala di priorità.

Commenti?

Commenti

Baldo ha detto…
Per come sta messo al momento, non può neanche far rientrare l’esercito… non gli conviene

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