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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

Whiskey on the Rocks, The Soviet-Swedish War of 1981

  Non ho nessun diritto su questo racconto e non è stato scritto da me. L'autore è  l'utente Jim Smitty del forum di alternate history, che lo pubblicò nel 2012 qui Io ho semplicemente raccolto i vari post in cui lo aveva sviluppato e li ho riuniti insieme per renderli leggibili in maniera continuativa, senza nessuna modifica o correzione, agli untenti di VentoInternazionale -------------------------------------------------------------------------------- AMH-5540 Modern Western Military History University of South Florida Professor John Smith April 23 2020 This is a reading of the material cover in class. The First few minutes are not covered because they deal with house keep and attended.  Class today we are covering the Soviet-Swedish War of 1981, which is a part of the wider Cold War which we have been covering for the past few weeks. Though never officially a war, since neither side officially declared war against each other, it was war in all but name. The Swedish-Soviet W

Ucraina. il trentesimo giorno

  Proviamo a fare un breve riassunto semplice semplice della situazione per quei quattro italiani che sono rimasti semplici epidemiologi, senza diplomarsi alla Altissima Scuola di Guerra di Facebook e che non leggono fonti internazionali, visto che i media italiani al solito sono da bocciare su tutta la linea. In breve: le operazioni militari sono sostanzialmente ferme, nella situazione attuale i due contendenti non sembrano in grado di prevalere sull’avversario. I Russi non riescono più praticamente ad avanzare, mentre gli Ucraini si limitano a piccoli contrattacchi locali. Sul fronte di Kyiv, i Russi sono passati sulla difensiva, fortificando le loro posizioni mentre gli Ucraini stanno compiendo piccoli contrattacchi per riconquistare posizioni strategiche. Kharkiv si trova nella stessa situazione. Al sud, i Russi hanno abbandonato l’assedio di Mycolaiv (malgrado i TG italiani debbano ancora aggiornarsi) e si sono ritirati di alcune decine di chilometri verso Kherson per semp

Volodymyr Oleksandrovych Zelenskyy

Chi è Volodymyr Oleksandrovych Zelenskyy? Sesto presidente della repubblica ucraina, ha 44 anni, nato a Kryvyi Rih da una famiglia di origine ebrea, la sua lingua madre è il Russo. Il padre era un professore universitario di informatica, il nonno, un colonello dell’Armata Rossa veterano della Seconda Guerra Mondiale, fu l’unico membro della famiglia ad essere sopravvissuto ai Nazisti. Il suo nome Volodymyr significherebbe Signore del Mondo, Signore della Pace, ed è la versione ucraina di Vladimir lo stesso nome del suo avversario al Cremlino. Curiosità da bambino ha vissuto alcuni anni in Mongolia, prima di tornare in Ucraina.  Controverso attore comico, noto anche per essersi opposto ad alcune leggi tese a limitare l’uso del Russo nei media, raggiunse la fama con “Servant of the People” una serie televisiva dove interpretava un normalissimo professore di liceo che viene eletto presidente della repubblica dopo che un suo video in cui protesta contro la corruzione diventa virale. In man

A Brave New World

  Tra i tanti obiettivi che Putin voleva raggiungere ce n’è uno che ha pienamente raggiunto. Uno tra più ambiziosi: cambiare gli equilibri mondiali. Anche se non nel modo che sperava. Putin sperava di riconquistare un ruolo di primo piano per la Russia e nel contempo di distruggere la NATO. Terrorizzando gli Europei e usando l’influenza dei suoi fiancheggiatori, su cui aveva “largamente investito” (parole usate da Alessandro Orsini già nel 2018), cito in pratica il suo discorso di inizio guerra e il famigerato articolo di celebrazione della vittoria della RIA Novosti .  Gli Europei divisi sarebbero magari caduti sotto l’influenza russa uno a uno, arrivando alla situazione immaginata nei deliri di Aleksander Dugin, con una Eurasia guidata dalla Russia, o quanto meno ricostituendo un mondo multipolare in cui la Russia avrebbe avuto una maggiore possibilità di manovra. Ha fallito e tutto sta crollando, nel fango ucraino e nel sangue dei poveri coscritti che ha mandato a farsi massacrare,

Trattative e Negoziazioni, ovvero la continuazione della guerra con altri mezzi

 Ogni negoziazione si basa su un semplice punto di partenza: io ho qualcosa che vuoi tu e tu hai qualcosa che voglio io. È uno scambio. In teoria uno scambio di solito non è a somma zero, il risultato finale delle utilità ottenute dovrebbe essere maggiore della somma dei due punti di partenza. Dovrei saperlo: l’ho studiato, in fin dei conti è questo il mio lavoro, quando non sono sommerso dalla burocrazia.  In verità è una cosa così basilare: si negozia perché si vuole qualcosa (qualcosa che non puoi avere in altre maniere). Non è un esercizio fine a sé stesso, o un’espressione di buona volontà o l’amore per la pace. Quando si tratta lo si fa avendo in mente un obiettivo.  Purtroppo, onestamente non vedo come l’invasione Russa dell’Ucraina possa avere un risultato positivo, questa è la logica perversa della guerra moderna. Le guerre NON portano più profitto da un secolo e mezzo a questa parte, ma la lezione deve ancora essere imparata.  Qualunque siano gli esiti entrambe le parti ne us

Perché abbiamo invaso l'Ucraina. Anzi no.

 Ecco un lista, in periodico aggiornamento grazie agli amici di VentoInternazionale, di tutte le affermazioni, contro affermazioni, bufale minacce e prese in giro pronunciate dalla leadership russa nell'ultimo mese e variamente riprese dai suoi sgherri occidentali nei loro miserrimi tentativi di dare giustificazione e spiegazione alla guerra del loro dittatore preferito. Come potete ben vedere hanno detto TUTTO e esattamente il contrario di TUTTO. Si tratta di una tattica pensata e intenzionale.  La propaganda russa non cerca di creare una coerente narrazione alternativa, da contrapporre alle notizie, trova più conveniente saturare lo spazio informativo con un gran numero di diverse affermazione anche scollegate e contradditorie, i questa maniera i fatti non sono una alternativa tra due, ma solo una tra le tante possibile opzioni. Questo aiuta a dare munizioni propagandistiche al partito filo russo in Europa rendere più difficoltoso il lavoro di debunking. Molte delle affermazioni