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Enheduanna, la prima poetessa

  Regina di tutti i Poteri Sfolgorante di luce chiara Donna vestita di luce Il cielo e la terra sono i tuoi indumenti Tu sei l'eletta, la santificata. Oh tu grandiosa per le tue doti Coronata dalla tua immensa bontà.   Sono versi potenti che risuonano tutt’ora in armonia con lo spirito di molti di noi, ma non sono una preghiera mariana. Sono versi antichi, molto antichi, quando venero scritti quasi 4.500 anni fa, le Piramidi erano ancora giovani. E sono dedicata a Inanna, la dea Sumera dell’Amore e della guerra, meglio conosciuta col nome Babilonese di Ishtar, o quello greco di Astarte. Ma hanno anche un'altra particolarità unica. Sappiamo chi l’ha scritti. Esistono testi e poesie ancora più antichi, ma questi sono i primi per i quali ci è pervenuto il nome dell’autore. Lei si chiamava Enheduanna, lei, perché si trattava di una donnaa. Il primo poeta conosciuto era una poetessa. Perdi più di lei non abbiamo solo queste righe, anzi una discreta collezione de...

Russia e Cina gli improbabili alleati

  Per interpretare correttamente la visita di Xi a Mosca bisogna per prima cosa capire cosa lega e divide i due paesi. Il primo punto su cui dobbiamo focalizzarci è il comune obbiettivo dichiarato: costituire un nuovo ordine mondiale, che sostituisca quello attuale unipolare a guida americana. Russia e Cina non vogliono solo una migliore posizione nell’ordine mondiale (e chi non la vorrebbe?), ne vogliono uno “nuovo” che, soprattutto, a differenza di quello post-guerra-fredda, sia sicuro e tollerante per i loro sistemi autocratici, per approfondire leggetevi Vittorio Parsi, un sistema che non rischi di infettare con idee democratiche e di rispetto dei diritti umani i loro regimi. Questo obiettivo le porta ad unirsi malgrado vari evidenti punti di contrasto: il primo è la vicinanza geografica e la sovrapposizione delle loro possibili sfere di influenza (nota per i Geopolitici all’amatriciana, la prima regola che qualsiasi geopolitico serio vi spiegherebbe è: i tuoi alleati devono st...

Lo stendardo di Giove

  L’età tardo antica è uno dei periodi storici che preferisco, un momento di trasformazione e pieno di storie affascinanti, difatti è spesso oggetto dei miei articoli, ma è anche un periodo poco coperto da film e romanzi. Quello che fa scena e che attrae il pubblico sono i secoli di gloria dell’Impero Romano, oppure il medioevo, ma sempre disegnato cupo e grigio e sanguinolento. La “decadenza” dell’Impero a chi dovrebbe interessare? Un peccato appunto, e un grande errore. Come film potrei consigliarvi il piacevolissimo De Reditu (2004), ottimo film di Claudio Bondi, Lo trovate anche su Youtube, ma finora avevo trovato poco altro. Adesso però posso aggiungere un altro titolo: il romanzo “Lo stendardo di Giove” di Emanuele Rizzardi.  La storia si ambienta alla fine del IV secolo, nell’Impero di Occidente, raccontando uno degli avvenimenti più misconosciuti e affascinanti della storia romana. Quasi tutti conoscono, almeno di nome, Giuliano l’Apostata, l’imperatore, nipote di Cost...

Re Gesar

  Oggi voglio arrivare con voi niente di meno che in Tibet, per parlarvi di un poema epico, quello che canta le avventure di re Gesar di Ling e penso che riuscirò a meravigliarvi con quello che vi farò scoprire. L’epopea di Gesar di Ling trova le sue origini in forma orale durante il XII secolo nel Tibet settentrionale e nel corso dei secoli è passato da cantastorie a cantastorie ampliandosi, modificandosi e assumendo svariate forme e soprattutto diffondendosi per tutta l’Asia Centrale venendo cantato in decine di lingue diverse : il Tibetano, il Mongolo, il Buriato, il Calmucco e molte lingue Turche. La prima versione a stampa uscì a Pechino in lingua mongola nel 1716. Il poema racconta le avventure e le imprese di Gesar, un mitologico eroe e sovrano. Come ho detto esistono infinite versioni della storia, ma la maggior parte concorda su una nascita miracolosa (di solito madre umana e padre divino) seguita da un abbandono che lo fa allevare da uno zio o da qualche altro saggio pers...

VentoInternazionale Situation Post 161

Vediamo di fare un attimo il punto generale della guerra in Ucraina, adesso che abbiamo superato la drammatica, sanguinosa boa del primo anno, dalla “seconda” invasione dell’Ucraina (la prima ricordiamolo fu nel 2014). Il quadro interpretativo che vi propongo è quello classico e ormai plurisecolare, ma semplicissimo, di Clausewitz. - La guerra è la continuazione della politica con altri mezzi (Ovvero: la Guerra serve per raggiungere degli obiettivi politici) - La Guerra ha lo scopo di privare l’avversario della capacità o della volontà di resistere alle nostre richieste. Ci siete? Cominciamo. Partiamo al punto uno, quali erano gli obbiettivi politici di Putin? Non sono complicati da capire e quello che vi sto per dire non è propaganda del “mainstream atlantista”, ma cose che ha scritto e detto lui stesso. Dimenticate i fantomatici bombardamenti del Donbass, dimenticati i razzomissili NATO, Putin vuole ricostituire lo “Spazio Imperiale Russo”, il “Russky Mir”, necessario, secondo i suoi...

Borgen, il Potere

 Come faccio di solito vi voglio parlare di una serie televisiva non troppo conosciuta: “Borgen, il Potere” Si tratta di una serie nientemeno che danese, sviluppata su quattro stagioni, le prime tre uscite in sequenza tra il 2010 e il 2013, la quarta e apparentemente conclusiva apparsa dopo un lungo iato nel 2022. La serie prende il nome dal pal azzo che ospita il parlamento danese e ha come protagonista Birgitte Nyborg, politica rampante che durante la serie, tra alti e bassi, arriva a diventare Primo Ministro. Potremmo descriverla, per semplificare, che è una serie televisiva che si colloca tra il cinismo di House of Card e i buoni sentimenti di West Wing. La produzione è tecnicamente ben fatta, con ottimi dialoghi e trame sempre interessanti (ogni puntata ha il suo arco narrativo autoconclusivo che si integra con il più ampio arco della serie) con un buon livello di approfondimento psicologico, senza scadere troppo spesso nello stereotipato. Io ho trovato la serie interessante s...

The Ultimate Speed Check

 I piloti militari sono tutti un po' sboroni, ma quelli del SR71 erano fuori misura come l'aereo che pilotavano. C’è un libro bellissimo che li racconta: “Sled Driver : Flying the World’s Fastest Jet” scritto proprio da uno di loro Brian Schul. Tra i vari aneddoti “larger than life”, direbbero gli Americani, che racconta il più famoso e molto diffuso su internet è quello intitolato “The Ultimate Speed Check". Purtroppo il libro, mai tradotto in italiano è rintracciabile solo come usato (spesso a costi esorbitanti) e secondo me le  traduzioni italiane che girano su internet non rendono giustizia: Shul oltre a essere un grande pilota scrive pure bene. Quindi per tutti quelli che non conoscono abbastanza inglese per leggersi l'originale qui: LINK   mi sono permesso di tradurla in maniera migliore. Testo originale e copyright di Brian Shul, traduzione mia. ------------------------------------------------------ C’erano molte cose che su un SR 71 non si possono fare, ma di s...

Blocco 181

Oggi, invece di parlare di Regine o di politica internazionale, voglio parlare di tutt’altro, un argomento sicuramente più leggero: di una delle serie “evento” di Sky Italia, Blocco 181.  La promozione ha insistito molto che il cast annovera la partecipazione del rapper Salmo. Diciamo subito che Salmo riesce bene nel suo primo ruolo televisivo, ma anche perché, molto opportunamente gli hanno affidato un personaggio, Snake, un trafficante di droga, che ha solo due espressioni, come Clint Eastwood: cattiva e molto cattiva. Insomma vince facile. La serie, ve lo anticipo è ben fatta e piacevole da seguire, personalmente mi è piaciuta, ma va sottolineato che basta una veloce analisi per capire come sia un prodotto molto furbetto, che scopiazza allegramente altre serie di successo. La ricetta è semplice: portare in una ambientazione milanese una storia di malavita realistica e cruda, ma con cui lo spettatore potesse empatizzare, la stessa operazione fatta con successo con Gomorra per Nap...