Oggi voglio arrivare con voi niente di meno che in Tibet, per parlarvi di un poema epico, quello che canta le avventure di re Gesar di Ling e penso che riuscirò a meravigliarvi con quello che vi farò scoprire.
L’epopea di Gesar di Ling trova le sue origini in forma orale durante il XII secolo nel Tibet settentrionale e nel corso dei secoli è passato da cantastorie a cantastorie ampliandosi, modificandosi e assumendo svariate forme e soprattutto diffondendosi per tutta l’Asia Centrale venendo cantato in decine di lingue diverse : il Tibetano, il Mongolo, il Buriato, il Calmucco e molte lingue Turche. La prima versione a stampa uscì a Pechino in lingua mongola nel 1716.
Il poema racconta le avventure e le imprese di Gesar, un mitologico eroe e sovrano. Come ho detto esistono infinite versioni della storia, ma la maggior parte concorda su una nascita miracolosa (di solito madre umana e padre divino) seguita da un abbandono che lo fa allevare da uno zio o da qualche altro saggio personaggio. Fin da giovane mostra doti eccezionali sconfiggendo mostri e salvando fanciulle, il suo status semidivino lo renderà un messaggero degli Dei che lo invieranno a compiere varie imprese (un po’ come Ercole). Le sue gesta crescendo diventano sempre più epiche (compresa una discesa negli inferi) fino a che sposa una principessa (di solito anche lei semidivina) e si sistema a governare saggiamente e pacificamente il mitico e prospero regno di Ling.
Ovviamente ogni versione ha le sue particolarità e si dice che sommate facciano un totale superiore a un milione di versi! Insomma, è il corpus epico e leggendario che ha riunito molte delle culture dell’Asia Centrale per secoli e in uno spazio vasto come un continente.
Ogni cultura che lo ha cantato ha dato la sua interpretazione alla figura di Gesar, adattandolo alla propria storia e alle proprie mitologie religiose e filosofie.
Per i Tibetani è un vero “eroe culturale” alla base della loro identità nazionale ed è stato a lungo sostenuto che dietro la figura leggendaria ci sia un reale personaggio storico_ il fondatore di uno dei primi regni tibetani nel X secolo.
E per quanto le leggende e le avventure del poema siano affascinanti è proprio andando a cercare le basi storiche di Gesar che troviamo la storia più stupefacente.
Che sia esistito o meno un “vero” Gesar tibetano, gli studiosi concordano che esiste comunque una radice storica a tutta questa leggenda. Il nostro eroe prende il nome da un personaggio che sappiamo è realmente esistito, e che in alcune delle versioni del poema sarebbe lo zio che lo cresce: un personaggio di nome Fromo Kesaro.
Fromo Kesaro, è un personaggio storico attestato, sia dagli annali cinesi, sia dall’archeologia e dalla numismatica, è stato il khan di uno stato turco dell’Asia Centrale, vassallo dei Tang Cinesi, alla metà dell’VIII Secolo ed è stato famoso per aver combattuto con successo contro l’espansione del califfato Arabo in Asia Centrale.
Sempre dagli annali cinesi scopriamo però due fatti uno più stupefacente dell’altro, Il nome di Fromo Kesaro venne scelto da suo padre, Tegin Shah (anche lui famoso per le sue battaglie contro gli Arabi), per celebrare il più grande onore che aveva ricevuto nella sua vita. Ma di quale onore parliamo? Ce lo dice la parola stessa. “Fromo” o “Phromo” era la dizione persiana del nome di Roma. Fromo Kesaro significa, davvero, “Cesare Romano”!
Dall’altra parte del mondo, altre fonti ci vengono in aiuto, e gli annali bizantini ci confermano come l’Imperatore Romano Orientale Leone III Isaurico agli inizi del VIII Secolo inviò una ambasceria in Asia Centrale per cercare alleati contro gli Arabi e, per ringraziarlo della sua alleanza, aveva insignito Tegin Shah del titolo imperiale di “Cesare”, o nella traslitterazione greca Kaesar, Cesare di Roma, Fromo Kesaro, re Gesar.
Così accade che a mille anni e più di 6.000 chilometri di distanza il protagonista del poema epico che sta alla base della storia tibetana porti il nome di Giulio Cesare.
Se non è immortalità questa…. altro che presunte legioni perdute… altro che film di avventura.
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