Una buona regola di prudenza che applico è quella di evitare alcuni generi cinematografici. Ad esempio, io di solito evito i film di Natale, i teen movie, i musical e i film di zombie.
Si tratta di una semplificazione tramite stereotipi ovviamente, utile per risparmiare tempo ed energie, ma come tutte le semplificazioni può essere sbagliata.
Per esempio, Anna and the Apocalypse è un gran bel filmetto malgrado sia appunto un teen movie natalizio in forma di musical che parla di una invasione di zombie. Si esatto, tutto insieme: un musical natalizio con adolescenti che massacrano zombie cantando canzoncine coreografate. Un misto tra West Side Story e Buffy.
Film indipendente scozzese del 2018, molto apprezzato dalla critica per il suo coraggio e con un buon punteggio su Rotten Tomatoes, è decisamente un mix improbabile, ma ben riuscito.
Attori giovani, ma bravi, trama snella e divertente. Non vi dovete certo aspettare una grande introspezione psicologica. I personaggi sono abbastanza standard: la protagonista, adolescente giovane e bella che si affaccia al mondo degli adulti con tutti i suoi più tipici drammi e problemi. Il padre vedovo, che le dà sensati consigli, con cui lei è ovviamente in contrasto. L’amico di infanzia, impacciato, tenerone e pazzamente innamorato di lei, di cui lei ovviamente (scusate ma di ovviamente ce ne sono tanti) non se ne accorge. Il bel tenebroso del liceo con cui lei ovviamente (eccone un altro) è andata letto e se n’è ovviamente (rieccolo) pentita. Il preside del liceo che è uno stronzo. Etc etc etc. Ma è un film di zombie non un’opera di Ken Loach, quindi va bene così, basta questo.
Ovviamente, ovviamente, la maggior parte dei personaggi di contorno finiranno adeguatamente massacrati, masticati da orde di zombie o, dopo essere stati zombificati, saranno spappolati dai loro stessi amici affranti, quindi anche gli addii strappalacrime ci sono.
La protagonista si salva, non è nemmeno uno spoiler tanto è scontato, ma non è un finale né positivo, né di speranza: abbandona la sua scuola e tutti i suoi amici morti per un mondo che è pronto a un crossover (naturalmente musicale) con The Walking Dead. Vado a registrare il format: “The Dancing Dead , Anna contro Negan, the musical”, potrebbe funzionare.
Insomma, se vi mettono all’angolo e in famiglia pretendono di vedere un film natalizio adesso sapete cosa proporre, vi ho salvato, non è necessario ringraziarmi.
In italiano, vi avviso, non è mai uscito, ma che un po’ di fortuna potete trovare i sottotitoli italiani, in qualunque caso malgrado l’ambientazione scozzese la pronuncia è umana e comprensibile.
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