Afghan girl, la ragazza afgana. Sicuramente conoscete questa foto, chi non la conosce? È forse la foto più iconica e famosa tra le tante foto iconiche e famose scattate dal, a sua volta famosissimo, fotografo freelance Steve McCurry. Forse, avrete anche recentemente letto in un qualche trafiletto che dopo il ritorno dei talebani a Kabul le è stato concesso asilo in Italia.
Il suo nome è Sharbat Gula. Se vi interessa saperlo.
Quando la foto venne scattata, nel 1984, aveva 12 anni, Steve McCurry l’aveva notata in una tenda, un’improvvisata aula scolastica, nel campo profughi di Nasir Bagh, in Pakistan.
Scattò varie foto a lei e alle sue compagne classe e riprese la sua strada. Non prese nota neppure del nome di quella piccola profuga, tra le migliaia che aveva incontrato in quei giorni.
McCurry fece alcuni tentativi negli anni successivi di identificarla, ma senza successo. Fu solo nel 2002 che tornato a Nasir Bagh col sostegno di National Geographic riuscì nel suo intento di scoprire il suo nome, incontrarla nuovamente e conoscere la sua storia.
Sharbat Gula non ha avuto una vita felice. Lasciò l’Afganistan con la nonna e i suoi fratelli all’età di 6 anni dopo che i genitori erano morti in un bombardamento sovietico. Si sposò a 13 anni, poco dopo lo scatto della foto, con Rahmat Gul un panettiere e tornò in Afganistan dopo la fine dell’occupazione sovietica.
Ha avuto 5 figli, 4 femmine e un maschio, una delle bambine morì di epatite, da piccola.
Da tutta la sua notorietà non ha ricevuto molto: alcuni regali di National Geographic, una macchina da cucire nuova, una somma di denaro, usata per compiere l’Hajj alla Mecca e, dopo la morte del marito, il governo afgano le assegnò una casa a Kabul ed una pensione.
Non aveva mai visto la sua famosissima foto, fino a quando non gliela mostrarono nel 2002, ma si ricordava quel giorno, non era mai stata fotografata prima e non lo era più stata dopo.Steve McCurry racconta che mostrò molto imbarazzo quando la vide: si vergognava che lo scialle era bucato, lo aveva rovinato con le braci del fuoco usato per cucinare, in quel lontano 1984.
Preoccuparsi per lo scialle bucato: non poteva avere una reazione più bella, vera e sincera.
Lei si chiama Sharbat Gula.Sharbat col marito (a sinistra) il fratello (a destra) e due dei suoi figli
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