Vittoria, ci sono riuscito! Sono riuscito a fare binge watching di una serie!
Confesso, c’è il trucco:
“Two weeks to live” sono in tutto 6 puntate di nemmeno 30 minuti l’una, ma, ok, che volete da me? Ho una vita impegnata!
È una serie che merita e si fa guardare.
La potremmo riassumere, in una frase, come un Hanna che non si prende sul serio.
Il Concept è identico: teenager cresciuta al di fuori della civiltà e addestrata a diventare il killer perfetto. È lo svolgimento che fa tutta la differenza, cosa che molti dimenticano spesso.
La nostra protagonista è una perfetta Maisie Williams, che dopo aver recitato Arya Stark in Game of Thrones ha ovviamente una vasta esperienza nel ruolo di killer psicopatico e qui riesce a trovare il perfetto equilibrio tra la simpatia e la spietatezza.
Il punto di partenza di questa storia irreale è a suo modo assolutamente realistico: cosa può succedere quando la perfetta macchina per uccidere addestrata in totale isolamento per anni al fine di soddisfare una tremenda vendetta raggiunge la pubertà e gli ormoni iniziano a fischiare?
Potrebbe ad esempio fuggire, arrivare al primo avamposto di civiltà per affrontare un mondo moderno di cui è stata assolutamente tenuta all’oscuro ed entrare in un pub, luogo misterioso di cui ha sentito solo parlare.
Una tenera, goffa ingenua ragazzina, con una pistola nella borsetta, in cerca di una birra e qui, ad esempio, potrebbe fare il più improbabile degli incontri: un dolcissimo, stralunato, nerd anglo indiano che prova a rimorchiarla per una scommessa persa.
Il disastro è servito.
In sole sei puntate la vendetta lungamente attesa sarà sanguinosamente portata a termine, i cadaveri dei cattivi si accumuleranno in alti mucchi, il tenero spasimante sarà salvato da morte certa e la protagonista scoprirà che la sua temibile madre non è mai stata totalmente sincera con lei.
Tra scenette dark humour, equivoci e dialoghi alla Quentin Tarantino l’azione non manca e la tensione tiene fino all’epilogo.
Molto probabilmente la HBO tirerà fuori una seconda serie, assolutamente non necessaria, ma intanto vedetevi questa, un piccolo gioiellino squisitamente bilanciato, con un arco narrativo consistente e personaggi divertenti interpretati da bravi attori. Che volete di più per un binge watching di 3 ore spicci?
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