Ho appena finito di leggere “Il silenzio delle ragazze.” di Pat Barker, romanzo del 2019. Era da un po’ fermo sulla libreria in attesa del suo turno. È il tipico romanzo che mi intriga per il tema e per l’idea di fondo. Per farla breve è l’Iliade, ma raccontata dalla voce di Briseide, la schiava troiana che contesa tra Agamennone e Achille causò la famigerata ira funesta e gli infiniti lutti che abbiamo sofferto al liceo. Una ventata di freschezza, dal punto di vista delle vittime delle guerra, dalla viva voce di una vittima della guerra narrata dall’opera fondante della letteratura occidentale. Il grande Achille. Il luminoso, splendido Achille; Achille simile a un dio. Montagne di epiteti che le nostre labbra non hanno mai pronunciato. Per noi era solo un macellaio L’incipit fa decisamente il suo lavoro nel catturare l’attenzione. Una discreta bastonata sulle gengive che ravviva la tua attenzione. L’autrice dichiara apertamente lo spirito di rivalsa femminista della sua opera, di...