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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021
  Mi sto divertendo a leggere i commenti e i post sul viaggio di Renzi in Arabia Saudita, mi diverto, ma il sorriso è triste. Possibile che così poca gente sia in grado di effettuare un’analisi concreta dei fatti? Possibile che così poca gente caschi a con tutte le scarpe nella propaganda più insulsa e becera, totalmente incosciente del fatto di essere manipolata dai media e dagli spin doctor? Premessa: Analisi significa andare oltre le proprie simpatie, antipatie, o affiliazioni politiche. Il resto è propaganda, o al massimo partigianeria. Concetto questo che in Italia è, ammetto, poco apprezzato e pochissimo conosciuto. Quindi evitate di contestare il mio ragionamento sulla base di un pro o contro Renzi. Della persona nello specifico non me ne frega nulla. Quello a cui stiamo assistendo è chiaramente una character assassination allo scopo di indebolire la posizione negoziale di Matteo Renzi per la formazione del nuovo governo (ribadisco, me ne fotto delle vs opinioni politiche, e non

The Afro-Romance a lost language of North Africa

  Qui la versione italiana Today I would like to write about a subject that make me sad, a part of the Roman world, which has essentially vanished into thin air after a slow silent agony that has lasted centuries. A world ignored by most. A while ago, wandering hyperlink after hypelink, I found the story of a 12th-century Arab traveler, Muhammad al-Idrisi, one of those spectacular individuals that Islam gave to the world in the centuries of its splendor: cartographer, geographer, archaeologist ante litteram, he crossed the world from the British Isles to Egypt.   I was particularly impressed by a quote from him: crossing the Maghreb, Al Idrisi writes about the languages spoken in those lands, Arabic, of course, the Berber dialects and what he calls al-lisān al-lātīnī al-'ifrīqī. The Latin language of Africa.   It seems obvious if you think about it, in the Roman Province of Africa people spoke Latin, Berber and the Punic, and later the Vandal of the conquerors. St. Augustine

L'AfroRomanzo la lingua scomparsa del Nord Africa

  Here the English version Oggi vi voglio parlare un argomento a suo modo malinconico, un pezzo del mondo romano, svanito sostanzialmente nel nulla dopo una lenta silenziosa agonia durata secoli. Un mondo ignorato dai più. Un po’ di tempo fa, vagando hyperlink dopo hyperlink, ho trovato la storia di un viaggiatore arabo del XII° secolo, Muhammad al-Idrisi, uno di quegli spettacolari personaggi che l’Islam ha dato al mondo nei secoli del suo splendore: cartografo, geografo, archeologo ante litteram, attraversò il mondo dalle Isole Britanniche fino all’Egitto. Sono stato particolarmente colpito da una sua citazione: attraversando il Maghreb, Al Idrisi parla delle lingue parlate in quelle terre, l’arabo, ovviamente, i dialetti berberi e quella che lui chiama al-lisān al-lātīnī al-ʾifrīqī. La lingua latina d’Africa. Sembra ovvio a pensarci, nella Provincia Romana d’Africa si parlava Latino, affiancato dal Berbero e dal Punico, e successivamente dal Vandalo dei conquistatori. S.Agostino

Bridgerton

Ieri sera ho finito di vedere Bridgerton. Ho visto questa serie con lo stesso piacere colpevole con cui si addenta un panino da McDonalds, con tutte quelle misteriose salsine che ti schizzano in bocca e il bacon croccante che infiamma le papille gustative, già stimolate da tutto quel lussurioso formaggio filante. Tutto ciò mentre nel retro del cervello già ci si immagina il viso severo del medico di famiglia che sfoglia, scuotendo la testa, la cartellina delle analisi del sangue. Un tripudio di grassi, sali e colesterolo. Delizioso lì per lì, ma che a rifletterci bene avremmo dovuto evitare. Ecco la nuova serie di Netflix è stata proprio così, un momentaneo piacere, una sovraeccitazione dei sensi, ma a mente fredda, col senno di poi e con un po’ di analisi, ti lascia abbastanza disgustato, chiedendoti cosa diavolo hai fatto. Mi ha tentato l’atmosfera Regency, di cui non mi sazio mai, e la fotografia squillante di colori come un Renoir, ecco la fotografia, quella senza dubbio non la con