Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2022

Di Draghi, di recitazione e di storia.

 Mi sto vedendo House of Dragon. Arrivato alla seconda puntata ,lo trovo piacevole, se non addirittura bello. Tralasciando le, già troppo discusse, concessioni alla politically correctness, che alla fin fine spostano poco, devo dire che la trovo ben fatta. Non parlo di effetti speciali, degli scenari e degli effetti WOW (mi hanno stufato gli effetti WOW) o di sciocchezze simili quelle sono le cose più facili. Parlo dei personaggi e dei dialoghi. Quello che crea la vera storia.  Io sono totalmente spoilerato: ho già letto i libri di Martin che descrivono la guerra della danza dei draghi.  So cosa faranno Daemon e Rhaenyra, so come vivranno, che scelte faranno e come al fine moriranno, cosa succederà a Millicent e all'amante di Daemon, e a tutti i loro draghi, so chi morirà in battaglia e chi sopravvivrà alla guerra.  So chi sarà linciato dalla folla, chi sarà condannato ad essere divorato da un drago, e chi morirà nel suo letto, chi piangerà sui cadaveri dei suoi figli. Chi salirà a

Ucraina giorno 182

  E sì 182, giorni 6 mesi. Sei mesi fa, il 24 febbraio la Russia invadeva l’Ucraina scatenando la guerra. Vorrei affrontare questo aggiornamento con uno schema diverso dal solito, perché lo scenario è ormai molto diverso. Questa guerra non si vincerà o si perderà in Ucraina La situazione militare ci fa vedere come le capacità offensive russe siano terminate, la bilancia è ormai in equilibrio e forse pende lievemente dal lato ucraino. Gli Ucraini hanno strappato l’iniziativa di mano ai Russi, spostando il focus del combattimento sul fronte sud a Kherson e costringendo i Russi alla difensiva, inoltre le forniture di artiglierie a lunga e lunghissima gittata hanno permesso alla resistenza ucraina di colpire con una certa continuità i centri logistici e le vie di rifornimento russe, rendendo sempre più complicato rifornire le truppe in prima linea. Hanno inoltre permesso di eseguire bombardamenti a sorpresa di obiettivi, come le basi in Crimea che hanno un alto valore simbolico e che